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di Maria Arcidiacono |
1990: I membri del Ramo di Cosenza, al gran completo, insieme al Pres. e Sor. Lotito, nella sala di casa Malara a Saporito. |
Gli inizi
Tutto iniziò nel 1985, quando Carlo Malara, che allora abitava a Tortona, in Piemonte, ebbe una proposta di lavoro come operatore microfilmista. Dieci anni di lavoro assicurato, a patto di trasferirsi a Cosenza, una città lontana e sconosciuta.
I primi tempi fratello Malara si trasferì da solo; i bambini andavano a scuola, si doveva trovare una casa, separarsi dalla famiglia per tutta una settimana era difficile, ma Carlo aspettava i week end per salire al nord e stare alcune ore con la famiglia. Un sacrificio? Certo, ma ne valeva la pena, no ? E poi la Chiesa non pone forse l'enfasi sulla famiglia? A volte prendeva il pullman per tornare giù, alla sua nuova città. In quelle occasioni si ritrovava volentieri a Cosenza, nel Piazzale delle Autolinee, vicino al negozio di fiori di Maurizio Gardi, un bravo ragazzo, che forse, parlandogli, avrebbe accettato il Vangelo, chissà?
Fu così che nel mese di aprile dell'anno seguente (1986) la famiglia Malara, al completo, si trasferì a Cosenza, anzi, in località Saporito, frazione di Rende, un angolo panoramico, un piccolo mondo che accolse i nuovi arrivati con cordialità. La famiglia era composta da Carlo e Venere Malara e dai loro tre bambini: Federico di nove anni, Alberto di sette, e Alessandra di quattro. E naturalmente la chiesa non c'era.
I primi missionari
Il Presidente di Missione Dwight B. Williams, per venire incontro al problema, manda la domenica pomeriggio, i missionari da Catanzaro, affinché possano incontrare la famiglia Malara, tenere le riunioni e parlare con dei simpatizzanti. I primi missionari a recarsi a Cosenza, a parlare ai futuri membri sono anziano Newmeyer e anziano Bestenlinen.
Qualche mese più tardi, il nuovo Presidente di Missione, Vincenzo Conforte, revoca il permesso ai missionari di andare a Cosenza. I membri devono andare alla Chiesa, e non viceversa. Ogni domenica era una gita a Catanzaro, centodieci chilometri all'andata e altrettanti al ritorno. Il panorama che si stendeva lungo la strada era bellissimo: oleandri a colori vivissimi, ginestre, mare, rocce, montagne e selve. Niente di paragonabile ai paesaggi a cui erano abituati al nord Italia.
I primi battesimi
1990: La famiglia Malara si esibisce in un numero canoro. Carlo e Venere Malara insieme ai loro figli: Alessandra, Federico (con l'innario in mano) e Alberto. Il bimbo seduto davanti è Pietro Gardi. |
Due anni dopo, alla conferenza di distretto tenutasi a Siracusa nel 1988, viene annunciato l'invio di due missionari ad aprire il Ramo di Cosenza. Poiché era difficile trovare un alloggio e l'impazienza era grande, gli anziani andarono ad abitare "a pensione" dalla famiglia Malara che, inspiegabilmente, aveva trovato un appartamento vasto ad un prezzo molto basso. Così s'iniziano le riunioni: di pomeriggio, a casa Malara (alla IX traversa G. De Chirico), dopo che la famiglia si è recata, al mattino, in chiesa a Catanzaro, per dare sostegno anche a quel Ramo.
Già cominciano a frequentare le persone che in seguito formeranno il nerbo del Ramo di Cosenza. Fra i primi missionari si ricordano l'anziano Ghidini da Milano e l'anziano Davis. In seguito le riunioni si terranno a casa dei missionari (in Piazza Europa) in un luogo predisposto appositamente. A casa Malara, nell'ingresso, si continueranno a fare i battesimi, e questo anche più tardi. I primi cosentini ad entrare nelle acque del battesimo sono una ragazza: Angela, e il carissimo Maurizio Gardi, il fioraio delle Autolinee, che dopo una certa esitazione aveva finalmente deciso di accettare il Vangelo nella sua vita.
Costituzione ufficiale
Il Ramo di Cosenza viene ufficialmente costituito alla conferenza di giugno dell'89, viene sostenuto presidente Carlo Malara. Oltre ai membri sunnominati se ne sono aggiunti altri: Vito Scalera e sua moglie, e Michele Porco, che, battezzato a Milano molti anni prima era temporaneamente scivolato nell'inattività, per motivi logistici. Ugo Manna e sua moglie Maria Francesca sono due ex Valdesi il cui figlio, Pietro, abita a Torino. Incontrano il Vangelo a portata di mano, lo accettano e vanno su a farsi battezzare, ma frequentano a Cosenza. Poi c'è un ragazzo tredicenne, Salvatore Magnone, cugino di Maurizio e la famiglia Barletta che viene dall'Argentina. I frequentanti sono troppi per la casa dei missionari, così si ritorna a fare le riunioni nel vasto salone di casa Malara.
Alla ricerca di una nuova sede
Nel frattempo il Pres. Conforte ha finito la sua missione e al suo posto viene il Presidente Vaira. La ricerca per un locale della chiesa è molto lunga e a volte sconfortante, ma pare che nell'ottobre dell'89 si sia individuato il posto giusto, un bell'appartamento al di sopra della Banca Commerciale (in Via Piave). Forse alla fine dell'anno sarà possibile entrarvici e inaugurare la sede del Ramo di Cosenza. Nel frattempo si battezza il simpaticissimo Maurizio Lopez e la famiglia Ferrari.
Il 1990 comincia bene: in gennaio Loredana Gardi moglie di Maurizio decide all'improvviso di battezzarsi. A lei segue Francesco Succurro, che lavora nel negozio di Maurizio. Il mese di marzo vede Iolanda Passeretti Gardi, mamma di Maurizio, entrare nelle acque del battesimo. Che cambiamenti nella famiglia Gardi, tutti all'improvviso! In maggio sarà Fabìola Gardi a battezzarsi, e la serie finirà, perché i Gardi rimanenti (Rosangela e Pietro) sono troppo piccoli per il battesimo.
La nuova cappella
L'ingresso nella nuova cappella era stato posticipato a lungo, ma alla fine ce l'hanno fatta. In febbraio, il Ramo di Cosenza ha fatto l'inaugurazione della sua prima sede "ufficiale". La cappella è grande e c'è tutto: il pulpito, il piano, le tende. Tutte le sorelle della Società di Soccorso hanno cooperato a renderla quella che è. I battesimi continuano, e sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Agazio Merenda, Mariella Merenda, Maria Carmela Gallo, e poi la famiglia Bilotta che viene da Firenze e abita a Trebisacce, nel futuro frequenterà a Cosenza.
Il Ramo cresce
E poi, nel 1991, l'avvenimento dell'anno: arrivano i Rodriguez! Dapprima Osvaldo, poi la moglie e il figlio Leonardo e due figli piccolissimi: Julieta e Pablo. In seguito nasceranno Nicholas, Camilla e Valentina. Il Ramo cresce, è innegabile. I membri portano i loro amici e i loro parenti. Alcuni accettano ed entrano a far parte del Ramo, altri restano ai bordi a guardare. Nessuno sarà mai ostile.
Nel luglio 1991 saranno Gianni Avolio e Menuccia ad entrare a far parte del Ramo. Poi Biagio Leone che è il cugino di Eleonora Barletta, che sposerà di lì a poco. Seguono Carmine Favre e sua sorella Gilda.
Il 5 aprile 1992 alla conferenza di distretto ci sono importanti cambiamenti: Carlo Malara è sostenuto presidente di Distretto e il 12 aprile il Ramo di Cosenza ha un nuovo presidente: Maurizio Gardi.
Presente e futuro
Sul traghetto per la Sicilia, i membri di Cosenza insieme al Pres. José Luis Cicciò, vanno alla conferenza del 1991, dove si creerà il distretto di Messina. Si distinguono: la famiglia Malara, la famiglia Gardi e Maurizio Lopez. |
Ora il Ramo di Cosenza è un grande Ramo, non solo numericamente, ma per l'amore che i membri si portano l'un l'altro. Restano memorabili i viaggi al tempio con lo spirito così forte che lo si può quasi toccare, e la solidarietà fra i fratelli e le sorelle. Nulla unisce di più che il pianto e il riso. I membri di Cosenza hanno riso molto, e hanno pianto anche, perché quando una persona aveva un problema, per quanto doloroso fosse, questo diventava di tutti.
Il tempo scorre, ma l'amore è per sempre. Maurizio Gardi diventerà nel giro di qualche anno Presidente di Distretto; ci sarà una nuova cappella ancora più grande; il Ramo così numeroso verrà scisso in Cosenza e Castrovillari. Fratello Malara insieme alla famiglia, nel 1998, finito il lavoro di microfilmista,si trasferirà da Cosenza ad Alessandria, dove risiede attualmente. I Rodriguez, promossi al rango di "tribù" emigreranno a Milano (Osvaldo attualmente è vescovo in Via Ascanio Sforza). Tante altre persone si sono aggiunte, e qualcuna si è allontanata, ma il Ramo di Cosenza continua ad andare avanti.
MARIA ARCIDIACONO è membro del Rione di Alessandria. Dopo essersi unita alla Chiesa, nel 1971, la sorella Arcidiacono ha risieduto a Cosenza dal 1994 al 1998. La narrativa è una delle passioni della sorella Arcidiacono che ha recentemente partecipato al concorso Salgariano "I racconti del Capitano" con una breve storia, intitolata "Il nipote di Yanez" |
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