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PRELUDIO ALLA RINASCITA DELLA CHIESA IN ITALIA di
Salvatore Velluto
Quarta parte: I primi anni '60
Durante la prima metà degli anni '60, grazie ad un rinnovato impeto missionario ed un
nuovo programma edilizio, la Chiesa si rafforzò considerevolmente in diverse parti
d'Europa. La conversione di diversi italiani emigrati all'estero, insieme alla crescita
dei gruppi SUG presso le basi militari americane, crearono le fondamenta per la creazione
della prima missione italiana del XX secolo.
Il 17 gennaio 1960 la sede della Missione europea venne spostata in
Germania, a Francoforte sul Meno, dove furono organizzati uffici per gli affari
temporali, distribuzione e traduzioni. Alvin R. Dyer (1903-1977), assistente al Consiglio
dei Dodici, venne chiamato come Presidente di Missione.
Il 27 marzo 1960 venne inaugurato il primo Palo europeo a Manchester, in Inghilterra. A
questo seguirono, nel 1961, il Palo olandese (Aia, 12 marzo); Berlino ovest (10
settembre); Svizzero (Zurigo, 28 ottobre) ; il Palo di Stoccarda ed il Palo di Amburgo.
Dal 25 agosto all' 11 settembre 1960 si tennero a Roma i Giochi della XVII Olimpiade ai
quali parteciparono 5.338 atleti provenienti da 83 nazioni. Questi giochi olimpici
affascinarono il mondo intero poichè molte gare furono disputate tra le antiche strutture
della capitale. L'italiano Livio Berruti vincendo la finale dei 200 m, ed il tedesco Armin
Hary nei 100 m, interruppero il predominio degli americani. Wilma Rudolph, americana ed
ex-paralizzata, vinse i 100 m , 200 m e la 4x100 m femminile. Cassius Clay e Nino
Benvenuti si aggiudicarono medaglie d'oro nel pugilato mentre Abebe Bikila vinse la
maratona maschile correndo scalzo. Gli eventi e le emozioni di queste olimpiadi
contribuirono grandemente a migliorare l'immagine italiana nel mondo.
Nel 1961 viene pubblicata dall'editrice Sansoni di Firenze il saggio del sociologo
cattolico Thomas Francis O'Dea (1915-1974), intitolato "I mormoni" (collezione "Le
piccole storie illustrate", edizione originale "The Mormons" University of Chicago Press,
1957, traduzione di Giulia Dei, 387 pagine, 16 tavole fuori testo) . Per quanto O'Dea
non antagonizzase apertamente il Mormonismo, i toni critici del suo saggio ne fecero il
testo preferito ( e per diversi anni l'unico) adottato dai critici italiani della Chiesa SUG.
Nel marzo 1961, John Duns Jr., un ex vescovo, originario di Palmdale in California,
nonchè ingegnere dell' industria aereonautica americana Lockheed, venne assegnato a
coordinare la costruzione, su licenza, di 255 esemplari del velivolo militare F104 G
"Starfighter" presso la Fiat di Torino. Arrivato nel capoluogo piemontese insieme alla
famiglia, il fratello Duns venne chiamato dalla Missione svizzera come coordinatore dei
militari SUG nel territorio italiano. Nel corso del suo mandato, che si concluse
nell'ottobre del 1964, il fratello Duns suddivise i gruppi militari SUG in due aree: la
prima, con base a Vicenza, includente anche i gruppi di Lugano, Torino, Milano, Aviano
(PN), Livorno e Verona; la seconda, con base a Napoli, comprendente anche i gruppi di
Roma, Brindisi, Taranto e Palermo. A partire dall'aprile 1963 vennero organizzate delle
conferenze di area, a cadenza trimestrale, tenute rispettivamente presso la caserma "Carlo
Ederle" di Vicenza ( Viale della pace, 193 ) e presso la scuola "Forrest Sherman" di
Napoli ( Via A. Manzoni, 61). Oltre alle conferenze di area trimestrali, i militari SUG
americani di stanza in Italia si recarono alla conferenza europea dei militari SUG che,
fin dal 1952, venne tenuta annualmente, il primo sabato e la prima domenica di ottobre,
nella città tedesca di Berchtesgaden, presso il centro di villeggiatura dell'EUCOM (
Comando europeo delle Forze Armate statunitensi).
Nell'autunno del 1961 Alvin R. Dyer, Presidente della Missione europea e William S.
Erekson (1906- 1997), Presidente della Missione svizzera, si recarono a Milano per
discutere con le locali autorità governative locali il permesso di soggiorno e di libera
attività per i missionari che sarebbero stati inviati nel nord Italia. A questo
proposito, le autorità civili si espressero in maniera favorevole.
L'11 ottobre 1962, presso la Città del Vaticano, si aprì ufficialmente il Concilio
Vaticano II, indetto da papa Giovanni XXIII (1881- 1963). Questo Concilio si guadagnò
l'appellativo di "ecumenico" in quanto raccolse cardinali, patriarchi e vescovi in
rappresentanza delle chiese cattoliche di rito orientale insieme a quelle
latino-americane ed africane. Al Concilio parteciparono, per la prima volta e in qualità
di osservatori, anche esponenti delle Chiese cristiane "non in comunione" con la Chiesa di
Roma. Il concilio promulgò quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti e si
concluse il 7 dicembre 1965. Tra i Decreti conciliari va ricordato l' "Unitatis
Redintegratio" (letteralmente "Il ristabilimento del''unità", pubblicato il 21 novembre
1964) che riconobbe la dignità dei cristiani non cattolici. Tra le dichiarazioni si
ricordano la "Nostra Aetate" ( "Nel nostro tempo", emessa il 28 ottobre 1965) sulle
relazioni con le religioni non cristiane e la "Dignitatis Humanae" ( "Dignità umana", del
7 dicembre 1965) sulla libertà religiosa. Grazie al Concilio Vaticano II si crearono i
presupposti fondamentali per lo sviluppo del dialogo ecumenico, favorendo un miglior
apprezzamento delle minoranze religiose, specialmente tra la popolazione italiana e tra le
altre nazioni con forte maggioranza cattolica.
Nel 1963 viene proiettato nei cinema italiani il film "La carovana dei mormoni" diretto
dallo statunitense John Ford (1894-1973) uno dei registi più famosi del genere "western".
Realizzato dalla RKO Radio Pictures, nel 1950, col titolo "Wagonmaster", il film fu
distribuito in Italia dalla Fida Cinematografica Roma. A differenza del film "Brigham
Young" ( proiettato in italia nel 1941) che presentò l'esodo dei mormoni nell'Utah con
maggiore enfasi sugli aspetti storici, "La carovana dei mormoni" si basò principalmente
su elementi narrativi immaginari. Ciononostante, questo film di John Ford servì a
popolarizzare l'immagine dei pionieri mormoni tra il pubblico italiano.
Il 21 marzo 1963, il presidente della Missione Germania sud Blythe M. Gardner ( 1915-
vivente) dietro autorizzazione del presidente della Missione europea Theodore M. Burton
(1907 - 1989) , organizzò nella città tedesca di Stoccarda, sede della Missione, il primo
"Distretto missionario italiano", costituito dagli anziani Marcellus S. Snow, Lorin F.
Busselberg e Derek Kaufman. I tre giovani missionari furono incaricati a mettere in atto
un programma sperimentale di proselitismo fra i "Gastarbeiter" ( lavoratori ospiti )
italiani, la comunità d'immigranti più numerosa presente nella Germania occidentale. Un
programma simile fu avviato anche dalla Missione svizzera. Altri "distretti missionari
italiani" vennero creati, tra il 1963 e il 1964, anche nelle missioni bavarese e
Germania nord. Questo programma si concluse nel febbraio del 1965, con l'ingresso dei
primi missionari in terra d'Italia.
Per meglio apprezzare lo sforzo missionario tra gli italiani residenti in Svizzera e
Germania nei primi anni '60 è importante fare alcune considerazioni.
Il flusso migratorio degli italiani all'estero, nel secondo dopoguerra, divenne un
fenomeno di massa, a partire dai primi anni '50. Dal 1951 al '55 furono 1.366.000 gli
italiani che emigrarono oltre frontiera; dal 1956 al '60 1.739.000; dal 1960 al '65
1.556.000.
La necessità di manodopera qualificata nei mercati europei, unita all'alto tasso di
disoccupazione in Italia, fece degli italiani la principale fonte di forza-lavoro dei
paesi dell'Europa occidentale. I lavoratori italiani vennero impiegati in Francia
soprattutto nei lavori agricoli; nell'edilizia e nelle miniere in Belgio; nell'industria e
ancora nell'edilizia in Svizzera e nella Repubblica Federale Tedesca . Queste due ultime
nazioni, che si trovarono all'apice del miracolo economico europeo, assorbirono (dal 1945
al 1960 ) il 52% degli emigranti italiani, grazie anche al cosiddetto accordo di
reclutamento di manodopera, siglato da Italia e Germania il 20 dicembre 1955 al quale
seguì nel 1957, con la nascita della Comunità Economica Europea (CEE), il riconoscimento
del principio della libera circolazione dei lavoratori all'interno degli stati membri
della Comunità.
La durata del soggiorno di questi "lavoratori ospiti" era temporanea e seguiva un
principio di rotazione che prevedeva un ricambio ogni tre anni. Ad emigrare furono
soprattutto giovani uomini che lasciarono i loro luoghi e le loro famiglie con
l'intenzione di lavorare per due-tre anni, risparmiando tanto da potersi creare una
migliore prospettiva economica una volta ritornati in Patria.
Tali considerazioni motivarono i dirigenti della Chiesa ad implementare un programma di
proselitismo, indirizzato agli immigranti italiani, con l'auspicio che questi, ritornando
ai luoghi di provenienza, potessero contribuire alla creazione di nuove congregazioni SUG
e l'apertura di una missione permanente in Italia.
Il 25 marzo 1963, presso la sede della missione europea a Francoforte, venne tenuta una
riunione dei presidenti delle missioni di lingua tedesca in cui vennero discusse le
prospettive del lavoro missionario tra gli emigranti italiani. Lo stesso Theodore M.
Burton, Presidente della Missione Europea, dichiarò di aver ricevuto il beneplacito del
presidente David O. Mc Kay e del suo consigliere Henry D. Moyle (1889-1963).
Senza una previa conoscenza della lingua italiana e con l'ausilio di un semplice
vocabolario, i missionari in servizio a Stoccarda cominciarono la loro opera di
proselitismo sulla Koenigsstrasse, la strada principale della città e presso le baracche,
attigue alle fabbriche, dove erano alloggiati la maggior parte dei lavoratori immigranti.
Successivamente furono organizzati degli incontri serali per i simpatizzanti presso le
sedi locali della chiesa. Durante questi incontri ( chiamati in inglese "Multiple Group
Meetings" o MGMs) ai partecipanti, divisi in gruppi, venivano presentate le sei lezioni
missionarie.
Vista la carenza assoluta di materiale stampato in italiano, l'anziano Marcellus S. Snow
cominciò a fare una traduzione rudimentale delle lezioni missionarie, di alcuni opuscoli e
del primo innario. La Missione svizzera provvedette ad inviare diverse copie dell'edizione
italiana del Libro di Mormon pubblicata dalla Chiesa di Cristo (Bickertoniti), mentre
copie della Bibbia vennero acquistate presso librerie specializzate in pubblicazioni
protestante. La traduzione ufficiale delle lezioni missionarie venne completata a maggio
del 1963 dalla sorella Roma Bortotto, originaria di Susegana (TV) ed in servizio presso la
Missione svizzera. Nell'arco dei successivi 7 mesi le lezioni vennero gradualmente
distribuite ai missionari. Il primo opuscolo ufficiale, stampato in Italiano, fu "Joseph
Smith racconta la sua storia" che fu messo in circolazione in Svizzera e in Germania nel
novembre del 1963.
Il 20 e 21 aprile 1963 il presidente della Missione svizzera John M. Russon e sua moglie
Mary, insieme al coordinatore del Distretto italiano John Duns e sua moglie Wanda,
presenziarono alla prima conferenza di distretto dei militari SUG in Italia che si tenne a
Vicenza. In occasione di questa conferenza venne costituito il gruppo SUG di Aviano (PN) a
capo del quale venne chiamato Paul H. Kelly. Dopo la conferenza il gruppo di dirigenti,
accompagnato dalla sorella Roma Bortotto, che fungeva da interprete, si recò a Comerzo
(UD) per tenere un servizio sacramentale con Pietro e Felicita Snaidero e con Luigi
Pittino, anziani membri della Chiesa, battezzati anni prima, che tenevano regolari
servizi domenicali.
Il 27 e 28 aprile 1963, l'anziano Russon, il fratello Duns e rispettive consorti
presenziarono ad un'altra Conferenza di Distretto, a Napoli, dove fu organizzato un Ramo
composto da militari SUG statunitensi e presieduto da Glenn H. Briggs Jr. Questo fu il
primo Ramo della Chiesa organizzato in Italia nel XX secolo.
Il 3 giugno 1963 morì Papa Giovanni XXIII ( al secolo Angelo Giuseppe Roncalli) autore di
8 encicliche (tra cui "Pacem in terris" dell'11 aprile 1963), promotore della pace
(premio Balzan nel 1963; intervento a Cuba durante la crisi del '62) e fautore del
Concilio Vaticano II.
L'8 giugno 1963 il distretto missionario di Stoccarda divenne ufficiale e si arricchì
degli anziani Phillip Cardon, Dean Castle e Robert Palmer. Gli anziani Fife e Longhurst
vennero inclusi nel distretto il 1º luglio successivo. Altri due distretti missionari
vennero creati nelle città di Ludwigsburg ed Esslingen.
Il 16 luglio 1963 , a Stoccarda, Romano Leone, originario di Bari, divenne il primo
italiano ad essere battezzato nel contesto del nuovo programma di proselitismo della
Missione Germania sud. A quello del fratello Leone seguirono diversi altri battesimi di
italiani, sia in Germania che in Svizzera.
Il 12 ottobre 1963, presso la tipografia Winkhart di Stoccarda fu completata la stampa di
1000 innari in lingua italiana. Il nuovo innario conteneva 30 inni ( tradotti dall'
anziano Marcelus S. Snow), fu rilegato in una copertina azzurra e venne venduto al prezzo
di 50 scellini.
Il 22 novembre 1963, a Dallas, nello stato americano del Texas, John Fitzgerald Kennedy
(1917-1963), 35º presidente degli Stati Uniti d'America, venne ucciso a colpi di fucile
mentre transitava in automobile con il corteo presidenziale. L'assassinio di John
Fitzgerald Kennedy, il primo presidente degli Stati Uniti di religione cattolica, e la
morte di "Papa Giovanni", avvenuta solo 5 mesi prima, crearono nel sentimento popolare
degli italiani un affinità postuma tra i due capi di Stato ed un senso di solidarietà con
gli Stati Uniti d'America che si riflesse favorevolmente anche sul programma missionario e
l'immagine della chiesa SUG in Italia.
Il 22 novembre 1963, presso il centro di Palo di Stoccarda si battezzano Antonio Loris
Larcher e sua moglie. Il fratello Larcher, di origine bresciana ed appartenente al Ramo
di Esslingen, si rivelò di grande aiuto per l'attività missionaria tra gli italiani,
traducendo il testo degli opuscoli "Il piano di salvezza" e "E dopo il battesimo?", la
presentazione audio "Una voce dal cielo" ( che incise) e facendo da traduttore simultaneo
a diverse riunioni e conferenze.
Nel mese di dicembre del 1963 vennero pubblicati gli opuscoli "Qual'è la vera chiesa", "Un
nuovo testimonio per Cristo", "La parola di saggezza", "E dopo il battesimo?" e "La
decima del Signore", tutti stampati a Basilea, sotto l'egida della Missione svizzera.
Venerdì 17 gennaio 1964, arrivò a Francoforte l'anziano Ezra Taft Benson, nuovo presidente
della Missione Europea. Nei due giorni successivi si tenne la conferenza del palo di
Stoccarda, presieduta dallo stesso anziano Benson che, alla fine della sessione
pomeridiana della domenica conferì con l'anziano Marcellus S. Snow ed il fratello Antonio
L. Larcher sulle prospettive del lavoro missionario in Italia.
Martedì 24 marzo 1964, presso la tipografia della casa editrice Birkhauser di Basilea, fu
completata la rilegatura delle prime cento copie del Libro di Mormon in italiano. Questa
edizione venne prodotta dalla Missione Europea della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli
Ultimi Giorni e risultò, in effetti, la terza traduzione italiana dal testo originale in
inglese.
La prima traduzione italiana del Libro di Mormon venne coordinata da Lorenzo Snow, e
pubblicata a Londra , nel 1852, dalla tipografia di William Bowden. Per quanto furono
stampate circa 1000 copie, solamente 192 vennero rilegate nel 1852, 18 delle quali furono
copie di presentazione. Le copie rimanenti non furono rilegate fino al 1927 e 1930 ed
ebbero una limitata distribuzione tra i membri della chiesa di lingua italiana durante il
secondo dopoguerra.
Un'altra traduzione italiana del Libro di Mormon fu pubblicata nel 1929 dalla Chiesa di
Cristo (Bickertoniti) con sede a Monongahela in Pennsylvania ad uso del grande contingente
di immigrati italiani stabilitisi in quello stato americano. Questa edizione venne
utilizzata, ufficiosamente e limitatamente, nei primi anni '60, tra i SUG di lingua
italiana residenti in Germania e Svizzera.
La terza traduzione italiana venne coordinata negli anni 1959 -1964 dalla Missione
europea, sotto la guida dei presidenti Alvin R. Dyer, Theodore M. Barton ed Ezra Taft
Benson, insieme alla Missione svizzero-austriaca presieduta da William S. Erekson e da
John M. Russon. Ad eseguire la traduzione fu inizialmente Fabio Cagli, seguito da Paola
Calvino che revisionò e completò il testo, la ricapitolazione e le voci di riferimento.
Fabio Cagli, anconitano di estrazione ebraica emigrò in Svizzera con i genitori, nel 1938,
a seguito dell'emanazione delle leggi razziali fasciste. Unitosi alla Chiesa, in Svizzera,
nel secondo dopoguerra, il fratello Cagli completò la traduzione del Libro di Mormon nel
1960, di Dottrina e Alleanze nel 1961 e della Perla di Gran Prezzo nel 1962. Paola
Calvino, cresiuta a Lugano e residente a Basilea era figlia di un Pastore Valdese ed aveva
lavorato per anni (nel 1964 aveva circa 75 - 80 anni) come traduttrice di francese,
tedesco, italiano, romancio, spagnolo ed inglese. Alla compilazione delle voci di
riferimento collaborarono gli anziani Marcellus S.Snow e Philip Cardon dalla Missione
Germania sud e gli anziani Orton e Fischio dalla Missione svizzera. Presso la tipografia
Birkhauser, il responsabile per la stampa fu il signor Hagmann; il correttore delle bozze
fu il signor Zuchetti. L'edizione del Libro di Mormon del 1964, fu composta da 488 pagine,
rilegate da una copertina rigida di similpelle color blu, ebbe una tiratura di 10.000
copie e venne venduta al prezzo di 700 Lire.
Il 22 aprile 1964 venne inaugurata la Fiera mondiale di New York. Presso il "Mormon
Pavilion" ( Padiglione mormone) della fiera vennero messi a disposizione due nuovi
opuscoli in italiano : "L'uomo nella ricerca della felicità" contenente la narrazione
completa delle 74 diapositive del film omonimo (titolo originale "Man's Search for
Happiness") e "Una chiesa per tutto il mondo", il primo opuscolo a colori pubblicato in
lingua italiana. La fiera mondiale di New York si concluse il 17 ottobre 1965.
Il 2 e 3 maggio 1964 il presidente Russon e sua moglie, insieme a due missionari del
programma italiano, provenienti dalla Missione svizzera si recarono a Vicenza per una
conferenza durante la quale il gruppo locale di militari SUG fu riorganizzato in Ramo.
Come presidente di Ramo fu chiamato Clinton G. Gillespie, un maggiore dell'aeroanutica
americana. In occasione di questa conferenza a Vicenza, e la settimana successiva presso
il Ramo di Napoli, venne presentato il nuovo Libro di Mormon in italiano. Tra gli oratori
della conferenza napoletana ci furono Vincenzo Di Francesca, 77 anni, di Gratteri (PA),
che parlò del ruolo che il Libro di Mormon svolse nella sua conversione. La sorella Roma
Bortotto, abitante a Vicenza e coordinatrice della Primaria del Distretto, parlò sul
tema della preghiera.
Il 15 agosto 1964 al largo di una spiaggia della riviera romagnola vennero battezzati
Leopoldo e Maria Larcher. Il battesimo dei coniugi Larcher fu il risultato della visita a
Brescia di due anziani provenienti dalla Missione Germania sud : Lorin F. Busselberg e
David E. Castle. Dietro invito di Antonio L. Larcher, fratello di Leopoldo, questi due
missionari si presentarono a casa di Leopoldo e Maria il 1º di agosto, mentre i coniugi
Larcher si accingevano a partire in villeggiatura. Recatisi anch'essi sulla riviera
romagnola, i due missionari insieme al fratello Antonio L. Larcher presentarono le
discussioni missionarie a Leopoldo e Maria che accettarono il battesimo in ricorrenza del
ferragosto. Leopoldo Larcher divenne successivamente il primo Presidente di Ramo italiano
(Brescia, 1966) ; primo Presidente di Missione italiano (Missione Italiana di Roma,
1975-1977); primo Presidente della Missione Italiana di Catania (1977-1978) e primo
Rappresentante Regionale italiano (1978-1982).
Sabato 21 Novembre 1964 l'anziano Ezra Taft Benson del Consiglio dei Dodici e Presidente
della Missione Europea, arrivò a Milano, la prima tappa di un tour, svolto per incarico
della Prima Presidenza, che lo portò in diverse località d'Italia, Iran, Libano e Terra
Santa. L'anziano Benson, accompagnato da sua moglie Flora e dal suo segretario anziano
Burton, incontrò a Milano il presidente John M. Russon della Missione svizzera e gli
anziani Olson e Orton del distretto missionario del Ticino e fu accolto dal console
generale Crain dell'ambasciata statunitense di Milano. Nel pomeriggio l'anziano Benson ed
il suo enturage si recarono alla cappella della Caserma Ederle dove, alla presenza di 72
partecipanti, il gruppo di Aviano fu riorganizzato in Ramo, avente Paul H.Kelly come
presidente. L'anziano Benson rilasciò il fratello John Duns Jr. ( che rea ritornato
negli Stati Uniti) dalla carica di coordinatore dei militari SUG in Italia e costituì il
Distretto Italiano con Leavitt Christensen, Presidente; John H. Kitsell, Primo
Consigliere e Paul H. Kelly, Secondo Consigliere. La sorella Rula Christensen venne
chiamata come presidentessa della Società di Soccorso di Distretto. Pur essendo sotto la
giurisdizione della Missione svizzera, il nuovo Distretto che comprendeva tutto il
territorio nazionale italiano, rappresentò l'entità organizzativa preliminare alla futura
Missione italiana. Il giorno successivo, 22 novembre, il presidente Benson si recò a
Napoli dove incontrò i membri del Ramo locale e del gruppo di Roma e dove furono
ratificate le nuove chiamate di distretto ed eseguite le messe a parte dei dirigenti.
Il 23 novembre 1964 il presidente Benson si recò a Roma dove incontrò il Ministro
dell'Agricoltura professor Mario Ferrari Aggradi ( 1916- 1997 ) che lo presentò al
Ministro dell' Interno professor Paolo Emilio Taviani (1912- 2001) ed ai sottosegretari
di Stato avvocato Leonetto Amadei, ingegner Guido Ceccherini e dottor Crescenzio Mazza,
responsabili per le religioni acattoliche. Durante l'incontro, gli ufficiali governativi
si espressero a favore dell'ingresso in Italia dei missionari SUG e a concedere alla
Chiesa autorizzazione all' acquisto e vendita di beni immobili per motivi religiosi. A
seguito di questo incontro e di successive valutazioni, il presidente Benson inviò alla
Prima Presidenza della Chiesa raccomandazioni favorevoli alla ripresa del programma
missionario in Italia.
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