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di Mario V. Vaira |
Il 6 giugno 1981 un Apostolo del Signore, il Presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, l'Anziano Ezra Taft Benson è a Milano. Si è assunto con gioia l'impegno di organizzare il primo Palo di Sion in Italia.
Il Presidente Benson ama profondamente l'Italia e dopo la dedicazione della nazione italiana al lavoro missionario fatta nel 1850 dall'anziano Lorenzo Snow, egli nel 1966 procede e ridedicare l'Italia all'opera di proselitismo.
Quel sabato, con l'aiuto del Presidente della Missione di Milano Samuel Boren e alla presenza dell'Anziano James M. Paramore dei Settanta, egli intervista decine di detentori del sacerdozio di Melchisedec residenti nel distretto di Milano, un distretto di dimensioni notevoli. L'obiettivo del Presidente Benson è individuare, scegliere e chiamare, sotto la guida dello Spirito Santo, colui che dovrà essere il presidente del Palo di Milano, il primo palo della Chiesa in Italia.
Il pomeriggio trascorre, mentre tutti i fratelli convocati in Via Don Orione a Milano per le interviste, si intrattengono in capannelli mutevoli, scambiandosi impressioni, sentimenti, e azzardando previsioni. C'è un grande fermento, un'attesa davvero particolare per questo grande avvenimento che riguarda i santi italiani. Nel frattempo le interviste continuano: uno alla volta i fratelli vengono presentati al Presidente Benson che con espressioni d'amore e con luminosi sorrisi accoglie tutti con paterna autorià, ponendo domande e ascoltando con grande interesse le dichiarazioni sincere di tutti questi sacerdoti. Poi qualcosa succede.
Il Presidente Benson conclude le interviste. Vi è un tempo di attesa. Certamente una fervente preghiera dell'Apostolo con i suoi assistenti per avere la conferma dall'alto delle sue scelte.
Nel frattempo...un racconto parallelo.
Sabato 6 giugno 1981
É il pomeriggio di sabato 6 giugno 1981. L'Anziano Ezra Taft Benson, un Apostolo del Signore, è impegnato nelle ultime interviste: diversi fratelli, nello spazioso corridoio della cappella, si scambiano le proprie impressioni sul grande avvenimento che stanno vivendo. Anch'io sono fra loro. Improvvisamente sento la necessità di appartarmi. Entro in unì'aula vuota che si affaccia sul corridoio, mi siedo, solo. Prego. E' una preghiera spontanea: "Padre, Ti ringrazio per aver potuto parlare con uno degli Apostoli del Tuo Figliolo. E' un privilegio grandissimo, ma Ti prego con tutta la forza del mio cuore: fà che non sia io ad essere scelto, perchè non mi sento degno nè capace. Ci sono molti fratelli fedeli, forti, degni, giovani e capaci. Ognuno di loro può essere presidente del palo. Te lo chiedo con tutta umiltà e gratitudine, nel nome del Tuo Figliolo Gesù Cristo. Amen"
Pochi momenti dopo entra nell'aula l'Anziano Paramore. Non dice una sola parola. Si avvicina, mi mette un braccio attorno alle spalle, sorride. Mi fa alzare e mi sospinge lungo il corridoio verso la stanza del Presidente Benson. Sono sconvolto, ma sono il primo presidente di palo italiano. Mario Vaira Poco dopo Rosa Vaira, mia moglie, viene raggiunta per telefono mentre in un'altra cappella all'altro lato della città, sta preparando con altre sorelle le piante ed i fiori per la sessione generale del giorno dopo. Non è propriamente nell'abito della domenica, ma prende un taxi e raggiunge la cappella di via Don Orione per essere intervistata dall'Anziano Benson circa la sua disponibilità al sostegno del marito. La sua sorpresa è enorme, il suo timore anche, ma accetta di gran cuore.
Domenica 7 giugno 1981
Sono le prime ore del mattino del 7 giugno, ma davanti al teatro Lirico a Milano c'è un piccolo gruppo in attesa che va crescendo fino a formare una congregazione di circa 1200 persone. I conducenti delle macchine e i passeggeri degli autobus in transito si chiedono cosa stia succedendo al mattino presto proprio lì, dove si è soliti riunirsi di sera per gli spettacoli. Qualcuno spiega: sono i Mormoni e sono qui per una confernza straordinaria. Il fatto era stato taciuto volutamente alla stampa e agli altri organi di informazione per garantire ai Santi una maggiore spiritualità. Il Presidente Samuel Boren della Missione di Milano dà il benvenuto agli intervenuti e presenta l'Anziano Ezra Taft Benson "servo del Signore e Apostolo di Gesù Cristo, detentore della legittima autorità per organizzare un palo di Sion in Italia". Poi aggiunge "Oggi i cieli gioiscono". Il Presidente Benson si riferisce poi alle sezioni 20 e 26 di Dottrina e Alleanze per spiegare meglio quali sono le vie del Signore nell'organizzare un palo della Sua Chiesa.
Dopo la raccomandazione e l'approvazione del presidente della missione, del rappresentante regionale, dell'amministratore esecutivo, del Quorum dei Dodici e della Prima Presidenza è responsabilità dei membri locali approvare il nuovo palo. E così secondo l'ordine della Chiesa anche i membri del Distretto di Milano votano unanimemente per la creazione del Palo di Milano.
Un palo viene organizzato quando un distretto è pronto e capace di portare avanti il programma completo della Chiesa. Il Presidente Benson dopo aver ottenuto l'approvazione dei membri per il nuovo palo, dice: "Abbiamo avuto il privilegio e l'onore di intervistare molti vostri dirigenti. Dopo attenta considerazione, cura e preghiere spesso offerte in ginocchio, il Signore ci ha parlato. Il presidente del palo è Mario Vaira e Vinicio Botta è il patriarca. Possa il Signore benedire ed esaltare il primo palo nella grande nazione italiana".
L'anziano Leopoldo Larcher e l'anziano James M. Paramore annunciano poi gli altri dirigenti del nuovo palo e dei rami, ora diventati rioni. I due consiglieri della presidenza di palo sono Giuseppe Pasta 1° consigliere e Lorenzo Botta 2° consigliere. I sommi consiglieri sono: Valeriano Ugolini, Mario Busco, Alberto Isabella, Roberto Mongia, Franco Mariani, Sergio Bissi, Vincenzo Di Caro, Giancarlo Negri, Mario Ghidini, Egidio Bulgarelli, Giovanni Carnieletto e Tranquillo Dal Zotto. Segretario esecutivo è Giancarlo Fuiaschini e archivista Vincenzo Modugno. I vescovi dei cinque nuovi rioni sono Carlo Alberto Dallari del rione di Milano 2, Filippo Calcaterra del rione di Milano 3, Camillo De Milato del rione di Milano 4, Francesco Piredda del rione di Milano 5 ed Enrico Fossati del rione di Monza.
La riunione continua con le testimonianze dei membri della presidenza e del nuovo patriarca, poi il presidente Boren, l'anziano Paramore e il presidente Benson prendono nuovamente la parola. Il presidente Benson spiega che il termine "palo" è usato simbolicamente dai profeti per illustrare la Chiesa nel mondo; è il simbolo di una grande tenda con tanti pali piantati saldamente nella terra. "Un palo è un'area geografica ben definita. Quello di Milano è il 1265mo palo nel mondo. Con questo evento nell'area geografica chiamata Palo di Milano lo svolgimento del programma della Chiesa è pienamente autorizzato e preparato per aiutare le famiglie a svilupparsi spiritualmente. "Poichè Sion deve crescere in bellezza ed in santità, le sue frontiere devono essere allargate, i suoi pali devono essere rafforzati: si, in verità io vi dico, Sion deve alzarsi e indossare le sue belle vesti" (D.& A. 82:14).
Anche il Palo di Milano deve indossare le sue vesti più belle per mostrare al mondo e far risplendere la santità interiore di ogni Santo, perchè Sion è la pura di cuore. Un palo dà protezione e sicurezza ed è uno stendardo per il mondo: è difesa e rifugio contro l'uragano d'iniquità e l'ira del mondo. Il palo è la Chiesa in miniatura, e così, come c'è la Prima Presidenza della Chiesa, c'è anche la presidenza del palo composta da tre sommi sacerdoti: Così come c'è il Quorum dei Dodici, c'è anche il sommo consiglio del palo. Nei pali si danno istruzioni e si celebrano ordinanze, e soltanto nei pali possono edificarsi templi del Signore. Vi prometto che ci sarà un tempio in Italia quando ci sarà un numero sufficiente di pali."
Il Presidente Benson esorta poi al lavoro missionario ed a preparare i figli per lo svolgimento di una missione: "Cercate le benedizioni del tempio: Siate attivi nella Chiesa, santificate la domenica, mettete in pratica il piano di benessere, pagate una decima onesta e le offerte, e ricordatevi che questi sono comandamenti del Signore."
Poi, dopo l'inno e la preghiera di chiusura, tante strette di mano, tante promesse, tanta felicità e tutti se ne tornano a casa con la consapevolezza che è necessario lavorare, lavorare di più, per un sempre più rapido progresso.
Ma non tutto è finito. All'interno del teatro che ha ospitato la conferenza, in una saletta laterale, il Presidente Benson pone le sue mani sul capo del fratello Vaira e del fratello Botta e li ordina all'ufficio di sommi sacerdoti conferendo al primo le chiavi della presidenza del palo ed al secondo il potere di conferire le benedizioni patriarcali ai membri del palo. Poi è la volta dei consiglieri della presidenza del palo, dei membri del sommo consiglio, dei vescovi, dell'archivista e del segretario esecutivo. Tutti ricevono, a seconda del loro incarico, l'ordinazione come sommi sacerdoti e/o i poteri di assolvere ai loro nuovi compiti nella Chiesa.
C'è una grande gioia in tutti, una grande aspettativa, una grande determinazione e nel cuore dell'Apostolo del Signore, il Presidente Ezra Taft Benson, un grande amore per l'Italia e per gli italiani che ha voluto benedire in modo particolare con la sua benedizione appostolica e con la sua presenza per imprimere una spinta spirituale alla Chiesa nel nostro paese e per far uscire la Chiesa dall'oscurità.
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