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Generale


Storia della Chiesa in Italia
Di David R. Crockett
Traduzione di Maria Arcidiacono

Parte III: 1966 - 1999

1966: Si riapre la missione italiana

Durante i mesi di luglio e agosto del 1966 l'anziano Ezra Taft Benson creó la Missione Italiana con John H. Duns come presidente. La sede della Chiesa fu stabilita a Firenze. Nel corso della sua visita in Italia l'anziano Benson si incontró con l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America e il Ministro italiano della Religione a Roma. La sorella Wanda Duns ricordó:

"Con grande sorpresa del nostro gruppo l'anziano Benson venne ricevuto a braccia aperte, era evidente che egli aveva l'amore e il rispetto di entrambi [Ministro e Ambasciatore]. Ci fu uno scambio amichevole e venne ricevuta assicurazione che i nostri missionari sarebbero stati i benvenuti nella loro opera di proselitismo in Italia". (Sheri Dew, "Ezra Taft Benson", pg.377).

Il 10 novembre 1966 sul "Monte Brigham" l'anziano Ezra Taft Benson del Consiglio dei Dodici ridedicó l'Italia alla predicazione del vangelo. Profetizzó che migliaia di italiani sarebbero stati portati nella Chiesa. Uno dei missionari che testimonió questo evento era Kent Hauck. Kent ricordó:

"Nel 1966 il presidente Benson si incontró con tutti i missionari italiani a Torino. Affittammo un autobus e facemmo un giro nella zona dove si sapeva che vivevano i valdesi. Il presidente Benson guardó verso una collina isolata e disse che "questo era il posto giusto". Ci arrampicammo tutti su per quella collina, ci inginocchiammo in preghiera e la Missione Italiana fu ridedicata alla predicazione del vangelo, con la preghiera e la visione del Presidente Benson, fu un momento meraviglioso".
La sorella Wanda Duns, moglie del presidente di missione John Duns, aggiunse:
" Mentre viaggiavamo [l'anziano] Benson sedeva con tanti documenti in grembo, esaminando la zona e leggendo una descrizione storica della prima dedicazione. Era ansioso di fare la ridedicazione in un luogo vicino a quello dove era stato [Lorenzo] Snow. All'improvviso [l'anziano] Benson disse 'Fermatevi qui!'. Uscí dalla macchina, puntó il dito alla montagna e disse Penso che ci arrampicheremo lassú!'. A circa tre quarti dalla distanza [l'anziano] Benson si fermó e aspettó che il resto del gruppo ci raggiungesse. Poi annunció 'E' questo, é questo il punto!' (Sheri Dew, "Ezra Taft Benson", pg. 390-91).

Nel 1966 c'erano due rami italiani e sette rami composti da militari americani e cittadini italiani, per un totale di 66 membri.

Il 18 novembre 1966 don Vincenzo Di Francesca morí a Gratteri (Palermo).

1966-1973: La Chiesa cresce; visita del Profeta

Durante il mese di novembre del 1966 "la grande alluvione" colpí la cittá di Firenze. Molti dei missionari locali restarono chiusi nei loro appartamenti mentre l'Arno allagava la cittá.

Nel gennaio 1967 a Palermo fu organizzata la prima Primaria con nove bambini.
Il 27 marzo 1967 fu stabilio il ramo di Catania con Luigi Brucchieri come primo presidente. Il Presidente Brucchieri si era unito alla chiesa in Germania, piú tardi era tornato in Italia e aveva fatto richiesta che i missionari fossero mandati a Catania. ("Catania Italy Saints: Profiles of Faith," Ensign, luglio 1994).
Durante il 1967 la Chiesa pubblicó una rivista nazionale chiamata "La Stella". Questa rivista riferiva che alla fine del 1967 c'erano in Italia 149 missionari che servivano in 21 cittá.

Per maggio 1968 c'erano 260 italiani membri della chiesa.
In aprile l'anziano Ezra Taft Benson visitó di nuovo l'Italia e incontró i missionari e i membri. Per la fine dell'anno c'erano cinquecento membri. (Italy Milan Mission History, Alumni Home Page).
Verso il 1968 Giuseppe Pasta, un giovane studente universitario sentí che doveva esserci piú del vangelo di quello che trovava nella Chiesa Cattolica. Andó a lavorare in un ente di caritá e trovó "il puro amore di Cristo". Un giorno, fuori da quel luogo, incontró due missionari che tenevano "la mostra stradale". Cominció a studiare con i missionari e dopo un lungo periodo si uní alla Chiesa. Quando la sua famiglia seppe della sua conversione si disperó. Gli amici gli presentarono una petizione con centinaia di firme chiedendogli di ritornare alla "vera chiesa". Gli fissarono un colloquio col cardinale di Torino nella speranza che questi gli facesse cambiare idea. Diventarono amici. Alla fine, convinto che il giovane Giuseppe era sincero nelle sue credenze il cardinale gli consiglió di essere fedele ad esse. (Searle, Don L. "Buon Giorno!" Ensign, July 1989).
Giuseppe Pasta fu uno dei membri pionieri della Chiesa in Italia. Piú tardi serví come presidente della missione di Roma.

Nel 1969 Hartman Rector Jr. dei Settanta servi per pochi mesi come presidente della Missione Italiana e poi fu seguito da Leavitt Christensen. Nel 1969 fu usato per la prima volta il "Language Training Center" di Provo, Utah per addestrare i missionari nella lingua italiana. (Italy Milan Mission History, Alumni Home Page).

Nel 1971 la Missione Italiana fu divisa nella Missione Italiana del nord (piú tardi chiamata Missione italiana di Milano) e la Missione Italiana del sud (chiamata in seguito Missione Italiana di Roma). La sede della Missione del sud era a Roma. In quell'anno l'anziano Howard W. Hunter coordinó le trattative perché la Chiesa microfilmasse i documenti genealogici in Italia.

Il 22 settembre 1972 l'anziano Harold B. Lee, Presidente della Chiesa visitó l'Italia. Insieme col suo gruppo che includeva l'anziano Gordon B. Hinckley e le loro mogli, si recó in volo a Roma ed arrivó al suo hotel a tarda sera. L'anziano Hinckley si sentiva a disagio a causa della lussosa suite che gli avevano prenotato. Il mattino seguente andó alla reception per chiedere una stanza normale. In quel momento il presidente Lee passava di lá e chiese al collega cosa stesse facendo:"Sto cambiando camera" rispose l'anziano Hinckley "Il Presidente della Chiesa si merita una suite, ma io no". Il presidente Lee rispose immediatamente "Mentre sta' cambiando la sua suite, cambi anche la mia". (Sheri Dew, "Go Forward With Faith", pg. 321-322).
Il mattino dopo visitarono il Vaticano e poi parlarono ad una conferenza della gioventú. I giovani italiani delle due missioni si erano radunati a Santa Severa, una localitá marttima di villeggiatura vicino Roma, per sentire parlare il profeta. Quella sera i fratelli parlarono ad una riunione di sacerdozio, mentre le sorelle Lee e Hinckley presero la parola in una riunione di sorelle. Il giorno seguente si incontrarono coi membri del ramo di Roma. Durante la settimana il presidente Lee visitó Firenze, Pisa e Milano, incontrando i membri e visitando i luoghi storici. La sua ultima riunione la fece all'auditorio chimico Dow di Milano, il presidente Lee e l'anziano Hinckley parlarono a 140 missionari. ("Italy Italia," Ensign, August 1973. Vedi anche Gibbons, "Harold B. Lee", pg.467).

Durante il 1972 il numero dei membri in Italia aumentó del 25%. Nel 1973 c'erano 3.000 membri.

Le due missioni consistevano di sette distretti, incluse l' isola di Malta. Le missioni italiane a quel tempo registravano una crescita molto rapida, fra le altre missioni europee.

1973-1979: Nuove missioni; Il presidente Kimball gira per l'Italia

Nel 1973 Mario Moro si sentí spinto ad acquistare un libro insolito in una libreria. Era una copia del Libro di Mormon. La portava con sé dovunque per leggerla. Un giorno due missionari vennero nel suo ufficio e notarono il libro. Furono felici di scoprire che l'aveva giá letto e stava cominciando a rileggerlo da capo. Gli anziani insegnarono a Mario e lo invitarono al battesimo. Per un mese Mario si sforzó di prendere una decisione. Poi, un giorno, chiuse la porta dell'ufficio e s'inginocchió in preghiera per chiedere cosa fare. La risposta fu forte. Egli andó immediatamente dai missionari senza accorrgersi di niente intorno a lui fin quando arrivó a destinazione. I missionari lo battezzarono nella vasca che avevano tenuto piena per giorni aspettando la sua decisione. Appena si fu asciugato il fratello Moro inizió a fare il lavoro membro missionario con gli anziani quello stesso pomeriggio. ("How They Came into the Church," Ensign, luglio 1989). Piú tardi, nel 1989, il fratello Moro, serví come secondo consigliere nella presidenza del distretto di Sardegna, nella Missione Italiana di Roma e fu dirigente missionario nel ramo di Sassari.

Nel 1973 molti santi italiani andarono in Germania, a Monaco, per la conferenza di area della Chiesa. Fu entusiasmante per loro sentire parlare la Prima Presidenza e incontrare molti altri dirigenti della Chiesa. Luigi Pittino fu uno di questi membri che andarono alla conferenza. Egli si era unito alla Chiesa nel 1956 dopo che il vangelo gli era stato insegnato da due membri italiani che si incontravano insieme per la Scuola domenicale. L'anziano J. Thomas Fyans disse piú tardi:

"Per 17 anni il fratello Pittino si era incontrato la domenica con uno o due altri santi. Facevano la preghiera di apertura, leggevano, discutevano le scritture, e prendevano il sacramento. In questi ultimi anni erano diventati vecchi, erano fra i settanta e gli ottanta anni. C'era solitudine e un senso di isolamento. Immaginate l'entusiasmo di fratello Pittino nel sedersi fra 14.000 altri santi alla conferenza di Monaco! (Conferenza Generale di ottobre 1974).

L'8 giugno 1974 Piera Bellaviti una ex monaca fu battezzata nella Chiesa a Milano. Aveva incontrato due missionari su un autobus, piú tardi essi visitarono il suo convento e le fecero dono di una copia del Libro di Mormon.

Il 27 luglio 1974 a Pisa fu acquistato un terreno per la prima cappella in Italia. Avrebbe servito i santi di Livorno, Pistoia e Firenze. I santi cominciarono a darsi da fare organizzando progetti per un fondo edilizio. (Ensign, dicembre 1974).

Nell'autunno 1974 la squadra di baseball della Brigham Young University (BYU) si recó in tournée in quattro italiane. La tournée fu organizzata da Bruno Gerzeli, allenatore della squadra di calcio della BYU. La squadra di baseball era composta da studenti di undici nazioni. La tournée serví ad attirare attenzione favorevole sia sull'universitá che sulla Chiesa.

Il 1º luglio 1975 fu creata una terza missione, la Missione Italiana di Padova. Un anno piú tardi, nel luglio del 1977 si aprí una quarta missione a seguito della divisione della Missione Italiana di Roma e della formazione della Missione Italiana di Catania. La sede di questa missione era collocata nella cittá siciliana omonima.

Nell'agosto 1977 il presidente Spencer W. Kimball fece un giro in sette nazioni europee, inclusa l'Italia. Il 16 agosto s'incontró a Milano con 800 membri e simpatizzanti. Parló dei principi basilari della fede usando gli articoli di fede. Disse:

"Siamo tutti figli e figlie di Dio e il vangelo é gratis per tutti gli uomini. Ma dobbiamo vivere secondo le leggi di Cristo. Non possiamo cambiare il programma per adattarlo alle nostre convenienze". ("Pres. Kimball ends tour of 7 countries, Church News, September 3, 1977).

Richard Weeks era missionario a quella riunione. Egli ricordó di aver sentito dire dal profeta che "l'Italia sarebbe fiorita come una rosa" e il lavoro missionario, in un certo periodo sarebbe accelerato in modo stupefacente. Il presidente Kimball tenne anche una riunione pomeridiana alla casa della missione con i missionari. In seguito, il presidente Kimball visitó Padova e parló davanti a 1000 persone sull'importanza del Libro di Mormon. Consiglió ai membri di sostenere le leggi e le autoritá del paese. I missionari non dovevano farsi coinvolgere in discussioni politiche. "Con questi insegnamenti in mente sentiamo che i governi, dovunque siano apriranno le porte ai missionari". ("Church News", 3 settembre 1977).
Il 18 agosto la rete televisiva nazionale riprese una riunione serale a Roma. Il presidente Kimball disse:"Ci sono chiese piú grandi, ma nessuna sta crescendo piú velocemente della nostra. Abbiamo quattro milioni di membri, piú di quando Gesú era sulla terra".(Idem)
L'ultima cittá che visitó in Italia fu Catania, il 19 agosto, dove tenne un raduno speciale per i missionari. "Questa é una missione che durerá per sempre. Quando tornerete a casa andate a trovare il vostro vescovo e dite,'sono a casa e sono pronto a servire' "(Idem)

Nel 1978 in Italia c'erano 7.271 membri.

1980-1987: Si creano dei pali

Il 2 agosto 1980 una bomba terrorista esplose a Bologna, alla stazione ferroviaria uccidendo ottanta persone e ferendone duecento altre. Tre studenti della BYU furono feriti gravemente incluso Peter Bergstrom, svedese [ex collega di missione di David Crockett, autore di quest'articolo]. Dodici missionari a tempo pieno di Bologna furono incaricati di aiutare a togliere le macerie e a soccorrere i feriti.

Il 7 giugno 1981, il Presidente Ezra Taft Benson dei Dodici organizzó il primo Palo in Italia, il palo di Milano. Mario Vaira fu chiamato a servire come primo presidente. Per il nuovo centro di palo fu usato un edificio a due piani, preso in affitto.

Nel 1982 la Missione Italiana di Padova fu riassorbita in quella di Milano e di Roma, lasciando in Italia solo tre missioni.
Il 31 agosto 1982 il presidente John Lahaderne di San Francisco, California, presidente della Missione Italiana di Catania morí. Il presidente Gillespie da Roma si recó per una settimana presso la missione di Catania per fare le veci del presidente deceduto. Ben presto Samuel Boren, ex presidente della Missione Italiana di Milano, arrivó per servire come presidente ad interim per alcuni mesi. Il presidente Norman Turner poi subentró nel gennaio 1983.

"Subito dopo il suo arrivo egli si acclimató rapidamente e si guadagnó l'affetto e il rispetto di membri e missionari. Ció chiuse il capitolo di un periodo destabilizzante per la missione di Catania". (Tratto dagli appunti di David Pimentel, pubblicati dal sito della Italy Catania Mission.)

Nel 1984 a Milano si tenne una conferenza della Chiesa presieduta da Russell M. Nelson, nuovo membro del Consiglio dei Dodici Apostoli. Il sabato sera si tenne una riunione di dirigenza. La domenica mattina si tenne una sessione generale in un vecchio teatro. Le autoritá generali in visita avevano dei traduttori ad assisterle. Durante il suo discorso l'anziano Nelson si scusó col traduttore e disse che voleva indirizzarsi alla congregazione in italiano. Chris J. Frogley, a quel tempo un chiropratico a Perugia, testimonió questo evento, scrivendo:

" Per i 15 minuti successivi l'anziano Nelson si rivolse alla congregazione in perfetto italiano. Quelli di noi che erano americani sentivano che parlava in modo grammaticalmente corretto, ma ovviamente era un americano che parlava bene l'italiano. Lo spirito era eletrizzante e sapevamo che stavamo provando un'esperienza rara del dono delle lingue. La domenica successiva, parlando ad altri membri in chiesa, menzionammo l'esperienza avuta alla conferenza. Essi furono d'accordo con noi esprimendo la gioia di aver potuto assistere a quel miracolo. Ció che li aveva meravigliati era che per loro l'anziano Nelson aveva parlato senza accento! Non solo corretto dal punto di vista grammaticale, ma anche senza nessun accento americano".

Mentre riceveva le lezioni missionarie Milena Montrasio ottenne una forte testimonianza del vangelo. Suo marito sedeva con lei per tutto il tempo ma non mostrava alcun interesse. Quando Milena disse che voleva battezzarsi lui minacció di lasciarla. Milena disse che non sarebbe stata battezzata nella chiesa ma disse:"Vivró come se fossi battezzata, perché la testimonianza che ho ricevuto é troppo forte perché io la rinneghi". Il cuore di suo marito si ammorbidí ed egli ascoltó di nuovo le lezioni missionarie. Nel 1985 entrambi i Montrasio vennero battezzati. Piú tardi il fratello Montrasio serví come vescovo nel rione di Monza. Sorella Montrasio ha servito come Presidentessa delle Giovani Donne. (Don L. Searle "How They Came into the Church" Ensign, luglio 1989).

Nel 1985 fu organizzato a Venezia, il secondo palo in Italia. Fu chiamato come presidente Claudio E. Luttman .
Per il 1985 c'erano in Italia 12.000 membri della Chiesa.

Il dottor Mario Ottaviano di Roma , un famoso ricercatore in biofisica genetica, si considerava ateo ma stava cercando una chiesa in cui far battezzare i suoi figli, perché loro non volevano piú essere presi in giro dai compagni di scuola. La sua ricerca metodica occupó molti mesi. Un amico di Napoli gli forní dei libri sulla Chiesa. C'era scritto che doveva pregare per avere delle risposte.

"Nessuno mi aveva detto che dovevo inginocchiarmi e pregare, ma lo feci spontaneamente. Cosí dopo cominciai a cercare questa chiesa. Dov'era la chiesa Mormone?".
Trovó l'indirizzo della cappella vicino casa, una domenica mattina vi andó e fu presentato ai missionari. Chiese loro di venire ad insegnare ai suoi bambini, ma li avvertí che lui e sua moglie non erano interessati alla religione. I missionari insegnarono ai bambini ma il dott. Ottaviano declinó l'invito dei missionari a partecipare. Alla fine cominció a leggere il Libro di Mormon.
"Piú leggevo piú ero terrorizzato perché era come se le voci dei miei antenati uscissero da quelle pagine".
Egli sottomise il Libro di Mormon a vari test intellettuali. Lo lesse persino tutto nell'arco di dodici ore. Portó parti di esso a dei professori, non dicendo loro l'origine di esso. Essi conclusero che le parole erano di origine antica. Il 4 dicembre 1986 le sue due figlie furono battezzate. A quel tempo il dott. Ottaviano incontró per la prima volta il presidente della missione Dwight B. Williams col quale successivamente ebbe molte discussioni. Il dott. Ottaviano si impegnó cosí tanto ad investigare la Chiesa che, mentre studiava smise di lavorare. Un giorno il pres. Williams gli disse che aveva studiato abbastanza e che era arrivato il momento di cercare l'aiuto dello Spirito Santo. Il dott. Ottaviano si dichiaró d'accordo. Durante una lezione missionaria egli frustró cosí tanto una sorella missionaria che lei sbatté disgustata il Libro di Mormon sul tavolo. A lui fece pena veder trattata in quel modo la Parola di Dio. A quel punto seppe di aver avuto la risposta, sapeva che il Libro di Mormon era vero. Il giorno seguente fissó, con il presidente Williams, una data per il battesimo, e fu battezzato il 18 marzo 1987. La moglie fu battezzata due mesi dopo. ("The Book Convinced Him," Ensign March 1990)

1988-1993: La Chiesa ottiene riconoscimento

Nel 1988 la Chiesa diffuse il film "Il Libro di Mormon: un bene prezioso" che raccontava la storia della conversione di Vincenzo Di Francesca .

Nel 1989 la rivista Ensign, nel numero di giugno, parlava dei santi in Italia. Riferiva di una recente conferenza di palo a Milano, tenuta in un grande teatro preso in affitto. Il sindaco di Milano era intervenuto alla conferenza e aveva parlato brevemente dei suoi cordiali sentimenti verso i membri della Chiesa italiani.

L'altro palo in Italia era quello presieduto da Claudio E. Luttman, che doveva viaggiare quasi centosessanta chilometri da casa sua al centro di palo. L' Ensign riportava inoltre:

"Alcuni membri e dirigenti si rivolgono all'efficiente sistema di treni per andare a riunioni, conferenze ed attivitá, trascorrendo molte ore in viaggio. Altri possono andare con l'auto, ma la benzina é molto cara. Puó costare molto piú di cinquantacinque mila lire riempire il serbatoio di una Fiat di media grandezza. Come pagano il costo? 'La fede fa, molte volte ció che il denaro e il portafogli non possono fare', risponde il presidente Luttman sorridendo. . (Searle, Don L. "Buon Giorno!" Ensign, July 1989).

Nel 1989 l'anziano Carlos E. Asay dei Settanta parló ad un gruppo di 270 persone riunite nella cappella di Siracusa, nel distretto di Catania. La congregazione includeva funzionari di governo e rappresentanti dei mass media. L'anziano Asay testimonió di Joseph Smith, della Prima Visione, e del Libro di Mormon. I funzionari di governo espressero la loro gratitudine per l'influenza positiva nella zona. Piú tardi, lo stesso anno, le dirigenti della Societá di Soccorso del distretto ci Catania aiutarono ad organizzare la prima Gara Nazionale di Poesia in Italia. (Ensign, maggio 1989 e ottobre 1989)

Nel 1990 venne ricreata, dalle Missioni di Milano e di Roma, la Missione italiana di Padova, il ché riportó a quattro il numero delle missioni. La nuova missione consisteva di 3.000 membri. Come presidente fu chiamato Vincenzo Conforte, che aveva servito in precedenza per tre anni come presidente della missione di Catania. Nel 1990 c'erano, in Italia, 14.000 membri.

Nel 1991 il settimanale "Church News" mostrava una famiglia che viveva nella storica valle del Piemonte dove il Vangelo era stato introdotto in Italia 141 anni prima. Gianni e Bruna Berzano D'Amore e i loro figli erano gli unici membri della Chiesa residenti a Torre Pellice. Frequentavano il ramo di Torino. Fratello D'Amore diceva

"E' bello vivere nella zona dover la Chiesa ha iniziato, in Italia. Spesso portiamo missionari o visitatori al monte Brigham dove il presidente Lorenzo Snow dedicó la terra. La crescita non é stata grande, ma nelle nostre vite sono venute grandi benedizioni". ("Family enjoys living near historic Italy site," Church News, October 5, 1991).

Nei primi mesi del 1992 il presidente Gordon B. Hinckley della Prima presidenza, sua moglie Marjorie, e l'anziano Spencer J. Condie dei Settanta visitarono il Vaticano. Erano in Europa per una conferenza regionale. Incontrarono il Reverendo Leonard Boyle, prefetto della Biblioteca Vaticana e regalarono alla Biblioteca cinque volumi costituenti l'opera "Encyclopedia of Mormonism". (Ensign, maggio 1992).

Nel 1993 Mario V. Vaira fu chiamato come Presidente del Tempio Svizzero. Il presidente Vaira in precedenza aveva servito come il primo presidente del palo di Milano. Aveva anche servito come presidente della missione Italiana di Catania.

Durante lo stesso anno alla Chiesa in Italia fu garantito uno stato legittimo dopo molti anni di negoziati. Quest'atto garantiva alla Chiesa il diritto di possedere immobili e ai dirigenti locali l'autorità di celebrare matrimoni. L'anziano Spencer J Condie spiegó:

" I vicini di casa e amici dei membri della Chiesa, in 58 aree del paese, furono interrogati dalla polizia che voleva sapere che tipo di persone fossero i mormoni italiani. Le risposte furono unanimi e positive e questo fu parte della base per il riconoscimento legale. I nostri santi degli ultimi giorni sono un credito per il loro paese, sono cittadini esemplari". ("Milestone reached in Italy; Church gains legal status," Church News, 12 giugno 1993).

Il lavoro missionario in Italia era lento ma sicuro. Nel 1992 nella missione di Roma ci furono circa 70 battesimi, con pressocché 150 missionari. Nel 1993 il numero dei convertiti arrivó a 99.

1993-1997: La chiesa esce dall'oscuritá

Nel dicembre 1993 un coro missionario si esibí ad una messa di Natale nella basilica vaticana di San Pietro. Agli inizi di dicembre un gruppo di anziani decise di andare in piazza del vaticano a cantare inni di Natale. Una folla abbastanza consistente si raccolse per ascoltare ed alcune suore incoraggiarono gli anziani ad avvicinarsi ancora di piú alla finestra del papa. La polizia fermó il coro e spiegó che per cantare sulla piazza dovevano chiedere il permesso. Quella sera il presidente Parker della Missione di Roma e due anziani andarono negli uffici del Vaticano per ottenere il permesso necessario. Il supervisore della musica vaticana li aiutó a scegliere gli inni. Nella settimana che seguí tutti i missionari nella zona di Roma si incontrarono insieme molte volte per le prove del coro e la domenica verso sera andarono in piazza. Un missionario a tempo pieno, l'anziano Flandro ricordava :

"Il presidente Parker ci disse che probabilmente ci avrebbero messo in una piccola cappella, in una parte oscura della basilica, dove stava per cominciare una messa di Natale quella sera"
Le loro aspettative tuttavia furono grandemente superate.
"Fummo allineati secondo le parti che avremmo cantato e poi guidati nella cantoria vicino ad un enorme organo dall'aspetto simile a quello nel Tabernacolo di Salt Lake. Eravamo l'unico coro per questa messa di Natale, e, in momenti determinati durante il servizio ci alzammo e cantammo quattro differenti inni di Natale in italiano "Venite Fedeli", "Un Re nacque a Betlemme", "Bianco Natale" e "Oggi é il gran dí". Il supervisore della musica vaticana ringrazió i missionari ed essi gli fecero dono di un nastro del coro del Tabernacolo. ("Missionary Choir Sings in the Vatican," Church News, 15 gennaio 1994).

Durante l'estate del 1994 i componenti della squadra di baseball della BYU, allenati da Roger Reid, parteciparono ad un torneo di cinque partite. Nel corso del loro soggiornoin Italia visitarono Roma, Firenze, e Venezia. Il settimanale "Church News" riportava:

"L'alta statura dei coguari si notava dovunque andassero, incluso un rumoroso incidente in vaticano. La guida turistica della BYU fu interrotta da un'altra guida che commentó che questi giganti stavano bloccando la visuale degli altri turisti che si accalcavano per vedere la Pietá di Michelangelo, una statua che mostra Maria che tiene Gesú fra le braccia, dopo la crocifissione".("2 Wins and Many Memories for BYU on European Tour", Church News, 10 settembre 1994).

Nell'agosto 1994 i missionari della Missione Italiana di Roma cominciarono a tenere un programma radiofonico settimanale ad Ascoli. Il programma di 45 minuti andava in onda il sabato mattina e si intitolava "Per saperne di piú". Essi condividevano principi basilari del vangelo e informazioni sul Libro di Mormon. Il primo ramo ad Ascoli fu organizzato nel dicembre 1994 con undici membri.

Nell'agosto 1995, Raimondo Castellani di Milano fu chiamato come Autoritá di Area. L'anziano Castellani aveva servito in precedenza come rappresentante regionale in Italia e come presidente del Palo di Milano. Nel 1995 in Italia c'erano approssimativamente 16.500 membri.

Nel 1996 il distretto di Torino, celebró il trentennale della predicazione del Vangelo a Torino. I festeggiamenti inclusero una cerimonia di inaugurazione, numerose attivitá culturali e ricreative, una rappresentazione dei "Lamanite Generation" della BYU, e la conferenza semiannuale del distretto. Leone Michelini, sua moglie Almerina, e i loro due figli, erano stati i primi ad essere battezzati nel 1964. Le riunioni, a quel tempo, venivano tenute in casa Michelini. Nel 1996 la chiesa a Torino era cresciuta: vi erano cinque rami e due cappelle. ("Members Celebrate 30 Years of Gospel in Torino, Italy," Church News, 1 novembre 1996.)

Il 22 ottobre 1996 il presidente Leone Flosi della Missione Italiana di Roma e sua moglie Jeanne incontrarono il presidente della repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro al Quirinale. L'incontro duró trenta minuti circa. Il presidente Flosi disse:

"Gli regalammo un Proclama della Famiglia incorniciato che lui pose sul suo scrittoio e poi iniziammo una discussione sul vangelo e parlammo per quindici minuti"
Questi due uomini si conoscevano da quando il presidente Flosi lavorava per il governo americano come appuntato legale e il presidente Scalfaro serviva nel gabinetto del governo italiano. Subito dopo esser diventato presidente della Missione, Flosi scrisse una lettera a Scalfaro congratulandosi per la sua elezione a presidente. Subito dopo i Flosi vennero invitati a visitare il palazzo del Quirinale. Il presidente Flosi disse
"L'opportunitá di incontrare il Presidente della Repubblica pone in evidenza il fatto che la Chiesa sta uscendo fuori dall'oscuritá. Questa riunione non sarebbe stata possibile fino a pochi anni fa". ("Mission President Visits with Italian Leader," Church News, 7 dicembre 1996).

Il 9 marzo 1997 fu creato il palo di Puglia, il terzo in Italia, dall'anziano Dieter F. Uchtdorf dei Settanta. Fu creato dal Distretto di Puglia e Giovanni Carlo Di Carolo fu chiamato ad essere presidente di Palo.

Il 14 e 15 marzo 1997 i dirigenti della Chiesa in Italia aiutarono a far evacuare 35 missionari dall'Albania a causa dell'instabilitá civile in quel paese. Essi furono prelevati da un elicottero e trasportati a bordo di una nave della marina statunitense verso l'Adriatico, a Brindisi. Gli anziani Neil L. Andersen ed F. Enzio Busche dei Settanta andarono a Brindisi per incontrare i missionari. Brindisi faceva parte del recente palo di Puglia. L'anziano Busche disse ai missionari che essi "erano salvi in un palo di Sion" Lunedí i missionari vennero portati a Roma. Alcuni di essi partirono per nuove destinazioni quel giorno, mentre gli altri aspettarono incarichi altrove. ("Reluctant Refugees Leave Albania", Church News, 22 marzo 1997).

1997-1999: Carovana pioniera; tournée del Coro del Tabernacolo

Alla conferenza di aprile del 1997, l'anziano Raimondo Castellani di Milano fu sostenuto come membro del terzo quorum dei Settanta. Durante questa stessa conferenza il presidente Monson condivise un esperienza che aveva avuto in Italia quello stesso anno.

"Siamo stati testimoni di un atto tenero e visibile di amicizia, nell'antica cittá di Roma. Alcuni anni fa, Sorella Monson ed io incontrammo piú di 500 missionari in una conferenza di distretto. Chi presiedeva a quel tempo era Leopoldo Larcher, un italiano meraviglioso. Suo fratello aveva lavorato presso una fabbrica automobilistica in Germania, quando due missionari gli insegnarono il vangelo. Egli tornó in Italia e insegnó il vangelo a suo fratello Leopoldo che accettó e piú tardi divenne presidente della Missione Italiana di Roma, e poi della Missione Italiana di Catania. Durante quella riunione notai che nel gruppo c'erano molti che avevano un garofano bianco. Dissi a Leopoldo:'Cosa significa il garofano bianco?' Lui rispose: 'Sono i nuovi membri. Diamo un garofano bianco ad ogni membro che é stato battezzato dalla nostra ultima conferenza di distretto. Cosí che tutti i membri e i missionari sanno che queste persone devono ricevere un trattamento particolare'.

Il 13 luglio 1997 per le strade di Roma si vide una sfilata caratteristica. I membri organizzarono una parata dei pionieri con carri tirati dai cavalli per la celebrazione del centocinquantenario. Italo Panone, membro da meno di tre anni disse:

"Anch'io ho la sensazione di essere un pioniere. Quel sentimento ha avuto un tale impatto su di me che quando mi hanno chiesto di partecipare a questo evento mi ci sono calato dentro con grande emozione".

L'anziano Raimondo Castellani, autoritá di area dei Settanta, disse:

"Questa celebrazione che fu promossa e sviluppata dai membri di Roma é la loro dichiarazione che hanno il vangelo radicato nei loro cuori, in profonditá, e che trovano un significato alle loro fatiche pioniere, qui".
Il presidente di missione Leone Flosi commentó:
"Roma é l'unica grande cittá europea dove non é stato ancora organizzato un palo. I membri di qui vogliono avercelo e la parata dei pionieri era una specie di grido di adunata. Un modo di dire 'possiamo farcela!'".
Il settimanale "Church News" riferí su questa processione:
"La carovana pioniera includeva i cinque carri che rappresentavano i pionieri, seguiti dall'American Folk Ensemble e dalla Blue Grass Band del Ricks College. A questa manifestazione si univa anche la famiglia di cantanti Goodman.I membri della Chiesa locali andavano a Roma per unirsi alla processione. I missionari percorsero il tragitto della parata discorrendo con gli spettatori e fornendo loro alcune informazioni. La sfilata impiegó due ore ad attraversare le famose strade di Roma passando davanti agli antichi edifici, inclusa la facciata del Colosseo piena di cicatrici e le rovine del Foro, fermandosi per un momento in piazza Venezia, davanti al Mausoleo del Milite Ignoto, mentre i membri si univano nel canto spontaneo di "Ringraziamo Dio per il Profeta". ("Overcoming Odds, Wagons Trek Down the Streets of Rome," Maurine J. Proctor, Church News, 19 luglio 1997.)

Nel luglio 1997 i membri italiani parteciparono a una "giornata di servizio" per celebrare il retaggio dei pionieri. I membri del ramo di Cagliari aiutarono le suore dell'ordine di Madre Teresa di Calcutta a preparare e servire il cibo ai poveri. Nel distretto di Como quasi ottanta membri pulirono un giardino pubblico vicino al lago di Como. A Milano i membri raccolsero spazzatura, estirparono erbacce, e piantarono alberi in un parco cittadino. (Ensign, ottobre 1997).

Nel giugno del 1998 il Coro del Tabernacolo fece una tournée storica in Italia, tenendo due rappresentazioni: una a Torino il 20 giugno, e l'altra all'accademia di Santa Cecilia a Roma, il 22. Alla fine del concerto romano il pubblico si alzó dalle sedie e gli tributó, in piedi, un applauso. Applaudivano e chiedevano il bis . Sorella Marian Byrnes una missionaria nella Missione di Roma disse:

"Era stupefacente. Amo l'Italia e parte del mio cuore é qui. Anche questo coro fa parte del mio cuore. Ci sono un sacco di membri che sono venuti al concerto pur non avevano molti soldi, sostenendo una bella spesa per venire. Sono loro i pionieri della Chiesa, qui. Sentire il coro del Tabernacolo cantare quel canto dei pionieri "Santi venite" in italiano era un'esperienza incredibile.

L'anziano Gene R. Cook commentó:

"C'é stato molto riscontro nei mass media. Il concerto del coro é stato trasmesso per radio in tutta l'Italia negli ultimi due giorni e stanno aspettando di trasmetterlo anche in televisione, il che accadrá forse la prossima settimana. Ad un ricevimento ci furono due giornalisti che chiesero informazioni adalcuni dei nostri missionari. Quei giornalisti ricevettero anche due discussioni missionarie. Al concerto c'erano 1.900 persone("Choir tour: 'a missionary journey,'" Church News, July 11, 1998.)

Leone Flosi, presidente della Missione Italiana di Roma, disse:

" A Roma la Chiesa di Gesú Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni é stata sotto una nube di oscuritá. Anche se la Chiesa ha continuato nei suoi sforzi missionari per piú di trent'anni, é rimasta relativamente sconosciuta al pubblico e ai funzionari di stato. Lo spirito meraviglioso che il Coro ha portato con sé ha toccato i cuori di numerosi individui, e molti giornalisti ed altre figure prominenti, dopo il concerto, hanno cercato i nostri missionari, e hanno fissato appuntamenti per ascoltare le discussioni standard della Chiesa". ("Tabernacle Choir Edifies, Inspires Many at Concerts," Church News, 18 luglio 1998.)

Franco Messina, Consigliere del Presidente della Repubblica, recatosi al concerto restó molto impressionato. Si rivolse ai dirigenti della Chiesa e fissó loro un appuntamento col presidente Scalfaro per dicembre del 1998. L'anziano Dieter Uchtdorf dei Settanta diede al Presidente una copia del Libro di Mormon, e una statua di porcellana rappresentante una famiglia. Il presidente Scalfaro espresse il suo interesse per il fatto che la Chiesa sostenga la famiglia. ("Italian President Greets Leaders," Church News, 9 gennaio 1999.)

Alla fine del 1998 c'erano, in Italia, piú di 18.000 membri.

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