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 PROFILI

Sorella Giuseppa Oliva Giurintano

Giustina Corteggiano, "Profili: Sorella Giuseppa Oliva Giurintano" Liahona, Notiziario, febbraio 2000, pag. 5


Giuseppa Oliva Giurintano
Sorella Giuseppa Oliva

PALERMO. Sorella Giuseppa Oliva Giurintano conobbe la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni nel 1957 quando si trovava in Argentina.

    Poi le strade della vita l'hanno riportata a Palermo, sua città d'origine, e qui ha cominciato a lavorare con i missionari affinché si potesse aprire un ramo nella città. Prima parlò della Chiesa con la famiglia di suo fratello, contribuendo in maniera determinante alla conversione di tutti i componenti della famiglia, guidandoli al battesimo, e poi impegnandosi sempre in prima persona per stabilire la Chiesa a Palermo e edificare il regno di Dio nella sua bella città.

    Donna dal carattere forte, ha saputo sempre diffondere con costanza il vangelo restaurato parlando con grande amore di Gesù Cristo a tutti coloro che la avvicinavano. Quando ha ricevuto degli incarichi nel suo ramo è stata sempre puntuale e preparata. Ha sempre dimostrato grande rispetto per il sacerdozio e sostenuto i dirigenti della Chiesa. Ha dovuto affrontare prove e avversità ma la sua grande fede le ha permesso di rimanere ferma nel suo impegno cristiano seguendo scrupolosamente i principi del Vangelo.

    Dopo anni di fervente preghiera è riuscita a portare al battesimo il suo amato marito ed ha provato la gioia di recarsi con lui al tempio per essere a lui suggellata per il tempo e per tutta l'eternità.

    Sorella Oliva Giurintano ama molto il lavoro genealogico cui ha dedicato tempo e sforzi ottenendo grandi testimonianze e copiose benedizioni. Studia assiduamente le Scritture e non è infrequente sentirla citare a memoria brani delle stesse.

     Alcuni anni addietro è tornata in Argentina, ma lo Spirito le ha suggerito di tornare a Palermo e di restarvi, e questo ha fatto, lasciando definitivamente quella terra che le aveva consentito di conoscere la Chiesa. A Palermo ha servito anche come presidentessa della Società di Soccorso di distretto, assolvendo come sempre al meglio delle sue capacità gli impegni derivanti dalla sua chiamata, anche se le sue condizioni di salute non erano più molto buone. I molti che la conoscono, membri della Chiesa e non, la apprezzano e le vogliono bene per il suo spirito fervente che sa toccare il cuore, per il suo esempio di sacrificio e amore, per la sua dedizione al Vangelo, per il rispetto e l'amore che nutre per il Padre celeste e per Suo Figlio Gesù Cristo, sentimenti, questi, dimostrati attraverso i suoi quarant'anni di appartenenza alla Chiesa e la sua continua dedizione.

Giustina Corteggiano





 PROFILI

Vincenzo Conforte

Giovanna Marino, "Profili: Vincenzo Conforte" Liahona, Notiziario, marzo 2000, pag.6

Vincenzo e Carolina Conforte
Vincenzo e Carolina Conforte.
Vincenzo e Carolina Conforte sono stati tra i primi a battezzarsi, nel 1975, nella casa di riunione di Foggia, e da quel tempo hanno sempre onorato gli incarichi loro affidati, hanno rafforzato col loro esempio e la loro parola centinaia di persone, hanno allevato nella fede in Gesù Cristo i loro figli che,tutti, hanno compiuto una missione a tempo pieno: Anna Maria, Patrizia, Maurizio e Paolo.

     Oggi Vincenzo è un patriarca della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, un fratello, un amico, un insegnante, un dirigente molto stimato in Sicilia, in Puglia e dovunque, in Italia e all'estero, si sia fatto conoscere per le sue doti di grande umanità, di amore, di giustizia. Con sua moglie, la dolce e saggia Carolina, si reca molto spesso al Tempio di Berna in Svizzera dove svolge i compiti di suggellatore e di addetto alle ordinanze.

     Pur appartenendo al Palo di Puglia, dove ha ricevuto la chiamata di patriarca, nel novembre del 1998 è stato autorizzato dall'anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzioni del Consiglio dei Dodici Apostoli, a rilasciare benedizioni patriarcali ai membri della Sicilia dove ha risieduto abbastanza a lungo in questi anni assieme alla moglie. Dalla data della sua chiamata ad oggi oltre 150 santi, giovani ed adulti, hanno ricevuto la loro benedizione patriarcale tramite la quale hanno potuto conoscere il loro retaggio, ottenere maggiore conoscenza, trovare parole di sostegno e indicazioni per il loro futuro.

     Vincenzo Conforte è stato presidente della Missione di Catania, presidente della missione di Padova, rappresentante regionale del Consiglio dei Dodici per l'Italia ed ha svolto molti altri incarichi nel tempo. La Sicilia sembra essere diventata la sua seconda regione e vi torna spesso anche per incontrare la figlia Patrizia, sposata a Nicola Siniscalchi, ottimo membro del ramo di Siracusa 1, anch'egli missionario ritornato ed avveduto imprenditore, e la nipotina Debora che Vincenzo e Carolina amano teneramente. Sono dunque due i motivi a portare i Conforte nell'isola dalle origini ebraiche e cristiane, come testimoniano la storia, i reperti archeologici, e il soggiorno di Paolo Apostolo a Siracusa per tre giorni. Due motivi importanti, uno familiare ed uno ecclesiastico, ma entrambi determinati e contraddistinti dall'amore.

     In Sicilia molti membri della Chiesa lo ricordano e lo accolgono assieme alla moglie con rispetto e affetto per avere contribuito in tutta umiltà all'edificazione del regno di Dio sulla terra, per avere diretto in giustizia e rettitudine, per aver servito con carità.

     Sono molte le persone che comprovano queste sue virtù, caratterizzate da un contegno affabile e gentile che completa il suo modo di essere un membro fedele della Chiesa di Gesù Cristo, sinceramente vincolato da divine alleanze alla causa del bene.

Giovanna Marino



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